Descrizione
Il presente volume è il frutto di una lunga serie di dibattiti “a tre teste” intorno al tema del neoliberismo e alle criticità che esso presenta in ordine alla riflessione pedagogica e all’azione educativa.
È un libro che, in dialogo con altri saperi, intende avanzare interrogativi puntuali e proposte dirette al perseguimento di un sano equilibrio tra umano ed economico, chiamando in causa precisi compiti e corresponsabilità educativi.
I concetti di precarietà, consumo e desiderio sono esplorati in chiave pedagogica alla luce della razionalità neoliberista, un’antropologia e una visione del mondo radicate sui seguenti elementi cardine: il dominio della verità economica, che piega ai suoi dettami prospettive e tentativi di veridizione altri; la concezione dell’uomo-monade “imprenditore di se stesso”; la competitività esasperata come leva del successo; la riduzione dell’uomo a consumatore di sé (specie nel lavoro) e delle cose; l’esaltazione del godimento.
Il volume si articola in due parti, ciascuna composta da tre capitoli.
La prima contiene un’analisi critica dello scenario neoliberista; la seconda apre spazi di praticabilità, individua ricadute in contesti applicativi e offre prospettive per l’azione educativa.
gli autori
Stefano Casulli, laureato in Filosofia e in Scienze pedagogiche, ha conseguito il dottorato di ricerca in Human Sciences – curriculum Education – presso l’Università degli Studi di Macerata, dove collabora a specifici progetti di ricerca. È inoltre pedagogista ed educatore presso il Centro Culturale Fonti San Lorenzo di Recanati.
Fabrizio d’Aniello è professore associato presso il Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo dell’Università degli Studi di Macerata, dove insegna Pedagogia generale e Pedagogia del lavoro.
Stefano Polenta è professore associato presso il Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo dell’Università degli Studi di Macerata, dove insegna Psicopedagogia e Consulenza educativa.