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la Repubblica – La lunga fuga di Anna Bises: dal Ghetto di Roma alla dittatura argentina di Videla

Scappata dall’Italia delle leggi razziali approdò in Argentina. Qui, dopo il regime militare, è diventata una madre di Plaza de Mayo.

di Brunella Giovara

Anna Bises in una foto del primo Dopoguerra
Anna Bises in una foto del primo Dopoguerra 

Fu così che Anna partì, con la scatola del Monopoli e un libro sottobraccio, che era Il conte di Montecristo. Alla ventura, in un viaggio senza ritorno pensabile, ma solo così ci si poteva salvare. Lei, la sua famiglia, e migliaia di altri ebrei italiani, protagonisti di una migrazione forzata — una delle tante nella loro storia.

Le leggi razziali volute dal governo fascista nel 1938 costrinsero all’esilio molti appartenenti alla “razza ebraica”, e furono sempre viaggi dolorosi.

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