Cancel Cinema I film italiani alla prova della neocensura (collana le noci) di Alessandro Chetta su Il Giornale con una doppia pagina a firma Luigi Mascheroni.
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Sessisti, razzisti, misogini, omofobi. Quanto sono scorretti i film italiani
10 Ottobre 2021 – 06:00
Le botte di Sordi alla Vitti, il blackface di Totรฒ, le “serve” e il “vizietto”. Commedie, capolavori e stra-cult alla prova della neocensura
L’ossessione per la correttezza politica a volte รจ pericolosa.
Altre, ed รจ peggio, ridicola.
Gabriele Salvatores, un regista premio Oscar, รจ tranchant: non ho intenzione di girare un film con un gender manager sul set per garantire risalto alle interpretazioni femminili, ha detto poco tempo fa.
E ce ne sarebbero di cose da dire sui limiti alla libertร creativa, l’operettistico di certi diktat, le implacabili regole antisessismo e antirazzismo che sfogano nel grottesco
… Del resto, se un fotogrammi sรฌ e uno pure persino le fiabe giร edulcorate della Disney, da Dumbo a Biancaneve, si impigliano nelle maglie del neomoralismo ideologico, cosa potrร accadere in futuro, magari molto vicino, a tanti vecchi scorrettissimi e divertentissimi film?
ร quello che prova a immaginare Alessandro Chetta, giornalista e videomaker, nel suo nuovo Cancel Cinema.
I film italiani alla prova della neocensura (Aras edizioni) – non un pamphlet ma un saggio molto documentato
sia su versante cinematografico sia su quello della storia della cancel culture e del politicamente corretto e delle loro derive – in cui il cinema italiano dell’etร dell’oro รจ passato sotto la lente del moralismo autoritario d’ultimo conio sempre goffamente truccato da rivendicazione.
Riusciranno i nostri eroi… (Ettore Scola, e tutti gli altri registi e sceneggiatori che hanno fatto della nostra cinematografia una delle maggiori al mondo).
A sopravvivere a forbici, correctwashing, asterischi, divieti, alert e disclaimer vari?