Dall’Ospizio Marino alla Colonia Tonini. Storia di due benefiche istituzioni di Fano.

20.00 

di Raffaella Manna
prefazione di Stefano Pivato
anno 2024
#20 I volti di Clio
pp. 200
ISBN 9791280074911

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Descrizione

il libro

 «Nonostante il Novecento sia stato unanimemente considerato il secolo del fanciullo ancora scarsi sono i contributi che riguardano una delle istituzioni dell’infanzia più caratteristiche: le colonie». Il libro di Raffaella Manna si inserisce quindi in un ambito di studio ancora poco esplorato e come una «microstoria», le vicende della «Tonini» di Fano sono esemplari di quello che è stata l’assistenza infantile nel secolo scorso anche a livello nazionale. 

Attravero le pagine di questa appassionante ricerca, la cronaca storica – dalla metà dell’Ottocento fino agli anni Settanta – è intervallata da piccoli fatti custoditi nella memoria di chi in quei luoghi ha vissuto un pezzo della propria vita, ricordando come le colonie non siano «solo edifici ma anche contenitori che ci parlano di una vicenda umana.

l’autrice

Raffella Manna, laureata in Conservazione dei Beni Culturali, bibliotecaria in biblioteche pubbliche e private della provincia di Pesaro e Urbino, è attiva nel recupero e nella valorizzazione di fondi librari antichi e nella gestione del patrimonio librario moderno. Ha insegnato per vent’anni materie letterarie e storia dell’arte in una scuola privata. Da sempre appassionata di storia locale, è autrice di diversi libri legati al territorio.

In base all’orario generale dell’Ospizio i fanciulli vengono sottoposti a due bagnature, la prima prevista alle ore 8:30 e la seconda verso le ore 14:30. In spiaggia trovano spazio delle baracche in legno con tettoia a stuoie ad esclusivo uso dei degenti, a destra quelle delle femmine, a sinistra quelle dei maschi e al centro quella della Direzione Sanitaria ove i medici praticano le consuete medicature e le giornaliere osservazioni. Sono previsti due turni di cura, della durata di poco più di un mese ciascuno; per ogni turno sono accolti circa 600 bambini inviati dai comitati di varie regioni d’Italia, ed alcuni anche dall’estero. Bambini che prima d’ora non hanno mai visto il mare.

Raffaella Manna

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