L’ansia folle del volo. Sul “Diario partigiano” di Ada Gobetti

25.00 

di Brigitte Maurin Farelle
anno 2019
#4 Per la critica. La voce e la scrittura 
298 pp.
ISBN 9788899913755

Acquista versione PDF

Compara
CONDIVIDI SU:

Descrizione

Il Diario partigiano, difficilmente collocabile in una categoria (diario, autobiografia, memoria), dà conto del travaglio spirituale e letterario vissuto da Ada Gobetti durante i venti mesi di lotta e documenta come le vicende storiche abbiano contribuito a ricostruire un’identità.

Questo saggio svela un’Ada che è in cerca del senso della propria vita riuscendo così a ritrovare il proprio equilibrio tramite un processo impegnativo.

L’ansia di volo va intesa come una sua presa di autonomia rispetto a Piero Gobetti e alla propria famiglia, la scrittura le permetterà di superare il personaggio storico di staffetta o di commissario politico per approdare alla persona e spaziare in una dimensione simbolica se non poetica.

Dal Diario partigiano emerge il salvifico recupero dei tempi, facendo sì che il passato sia ormai uno slancio propulsivo per affrontare un presente affannoso e un futuro denso di minacce.


Nel Diario partigiano Ada Gobetti dà di se stessa un ritratto che sa della litote; durante un rastrellamento, nel settembre del 1944, non è perquisita perché ritiene di non esser degna di interesse e aggiunge:

“Ma, come al solito, nessuno mi disse nulla; e benedissi ancora una volta il mio aspetto insignificante né bionda né bruna, né alta né bassa, né grassa né magra, né bella né brutta – che mi fa passare inosservata e che nessuno ricorda”.

Con tale enunciato totalmente negativo (tredici formule), Ada Gobetti ricusa la sua visibilità, la sua pre-stanza atteggiandosi a ‘non eroina’; è un autoritratto equilibrato e anche ironico poiché dice una cosa per il suo opposto: infatti poco prima aveva affisso manifesti sotto i portici torinesi e portava un bel po’ di soldi per il capo della formazione ‘Stellina’, Giulio Bolaffi-Laghi!

Dall’introduzione

Indice

L'AUTRICE

Brigitte Maurin Farelle, insegnante, titolare dell’Agrégation d’italien, socia e ricercatrice del Centro Studi Piero Gobetti di Torino, ha conseguito il dottorato presso l’università di Aix-en-Provence con una tesi su Natalia Ginzburg. Le sue ricerche vertono prevalentemente su figure femminili piemontesi come Ada Gobetti, Teresa Noce, Lalla Romano sotto il profilo della costruzione della loro identità di donna.

RASSEGNA STAMPA

Domenica – Il Sole 24 Ore, di Eliana Di Caro, 24 maggio 2020.

Impronte femminili, Intervista all’autrice, 25 aprile 2020.

25 aprile 2020. Festa della Liberazione – Il polo del 900, Elisiana Fratocchi (ricercatrice dell’Università di Roma e del Centro studi Piero Gobetti) racconta il libro di Brigitte Maurin Farelle L’ansia folle del volo. Sul ‘Diario partigiano’ di Ada Gobetti, 23 aprile 2020.

Corriere della Sera – Partigiana e scrittrice, nel segno di Gobetti, di Giancristiano Desiderio, 12 febbraio 2020.